Conclusa la due giorni del 25° Congresso del Partito Comunista. Chiesto il referendum obbligatorio contro gli Accordi Bilaterali III.
Conclusa la due giorni del 25° Congresso del Partito Comunista. Chiesto il referendum obbligatorio contro gli Accordi Bilaterali III.
Massimiliano Ay rieletto segretario politico. No agli Accordi Bilaterali tra Svizzera e Unione Europea e No all’integrazione della Svizzera alla NATO.
Alla presenza di 120 delegati si è concluso con piena soddisfazione al Centro Civico di Arbedo il 25° Congresso del Partito Comunista della Svizzera. I lavori sono durati due giorni e sono stati aperti dalla deputata comunista Lea Ferrari e da due video-messaggi: il primo dell’artista Moni Ovadia, anti-sionista di origine ebraica; e il secondo dei fratelli Kononovich, giovani anti-fascisti ucraini perseguitati dal regime di Kiev.
Dopo 10 anni dalla separazione fra il Partito Comunista e il Partito Svizzero del Lavoro, i rispettivi Congressi – che si stavano celebrando in contemporanea rispettivamente nel Canton Ticino e nel Canton Basilea – si sono uniti virtualmente con un simbolico scambio di saluti nel nome dell’unità d’azione dei rivoluzionari. Il Congresso ha reso inoltre omaggio al fondatore del Partito, Pietro Monetti, nel 50° della sua scomparsa.
Sono seguiti i saluti delle numerose delegazioni estere presenti, fra cui i rappresentanti delle Ambasciate di Cuba, Cina, Corea del Nord, e Laos accreditate presso la Confederazione Svizzera. Al Congresso è giunta anche una lettera di congratulazioni del compagno Lai Xuan Mon, vicepresidente permanente del Comitato per la comunicazione, l’istruzione e la mobilitazione di massa del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam. Oltre ai dirigenti di vari partiti comunisti europei, fra cui il Partito Comunista Tedesco e il Partito Comunista Portoghese, erano presenti varie organizzazioni con responsabilità di governo come il Movimento di rigenerazione nazionale (Morena) del Messico, il Fronte di Liberazione Popolare (JVP) dello Sri Lanka. Il Cancelliere della Confederazione ha inviato una lettera al Congresso augurando buon lavoro e lo stesso ha fatto il Presidente del Gran Consiglio ticinese.
Al termine della prima giornata e all’unanimità è stato rieletto il deputato Massimiliano Ay alla carica di segretario generale: Ay apre così il suo sesto mandato alla testa del Partito. Eletto per la prima volta nel 2009 ha saputo dare al Partito una nuova linea sconfiggendo le tendenze revisioniste eurocomuniste e adattando il marxismo-leninismo alle condizioni svizzere nell’epoca del multipolarismo. Il Comitato Centrale del Partito sale da 20 a 30 membri a seguito dell’aumento di membri, registrato soprattutto da quando il Partito ha coraggiosamente e con maggiore enfasi adottato la linea in difesa della neutralità e della sovranità nazionale.
Nel nuovo Comitato Centrale il compagno Adam Barbato-Shoufani, coordinatore della Gioventù Comunista, con i suoi 17 anni sarà il membro più giovane. L’ex-vicesindaco della città di Chiasso Marco Ferrazzini (classe 1950) sarà invece il decano del “parlamentino” comunista per i prossimi quattro anni. Il Congresso ha pure rinnovato la Commissione Centrale di Controllo i cui membri saliranno da 3 a 5 e che resta presieduta dal prof. Davide Rossi.
Dopo un’ampia discussione, che ha visto prendere la parola fra gli altri anche la ex-presidente regionale del sindacato UNIA Mixaris Gerosa e il coordinatore del Sindacato studentesco SISA Ismael Camozzi, il Congresso ha approvato la risoluzione promossa da Alberto Togni, presidente del Fronte per la Neutralità e il Lavoro e membro della Direzione del Partito, intitolata “Una sinistra patriottica e per la pace: No UE – No NATO”. Il Partito Comunista si impegnerà quindi a sostegno della votazione popolare per iscrivere la Neutralità nella Costituzione federale della Svizzera, che le impedirebbe non solo di aderire in futuro alla NATO ma anche di adottare sanzioni economiche contro la Russia. Inoltre i comunisti si sono schierati contro gli Accordi bilaterali III fra Svizzera e Unione Europea. Durante il dibattito ha preso la parola anche un giovane macchinista di treni Riccardo Di Ninno preoccupato dal processo di liberalizzazione del mercato ferroviario.
La relazione introduttiva del segretario politico è durata quasi un’ora. Egli ha enfatizzato un distinguo con la sinistra liberal: “noi comunisti ne abbiano piene le scatole di essere assimiliati a spocchiosi intellettualoidi radical chic che mentre i diritti sociali dei lavoratori spariscono, che mentre il potere d’acquisto crolla, che mentre la guerra è tornata in Europa questi discettano sul costruire bagni per il terzo sesso e si crogiolano con baggianate post-moderne come la schwa e le mode liberal: queste americante che nulla hanno a che fare con la tradizione del movimento operaio, cose che fanno odiare la sinistra alla gente normale”. Il Segretario generale ha quindi difeso la neutralità svizzera definnendola il modo più rivoluzionario negli attuali rapporti di forza per contrastare la fazione atlantista e guerrafondaia della borghesia svizzera. Un affondo è stato riservati al ruolo filo-imperialista dei trotskisti, ricordando che durante la marcia del Primo Maggio 2022 hanno osato portare al corteo sindacale un gruppo di emigranti ucraini che glorificavano il battaglione neo-nazista Azov, chiedendo persino ai sindacati di abbassare le bandiere rosse, definendole “filo-russe”. Ay ha sottolineato che tali atti vergognosi non devono essere dimenticati, soprattutto oggi che il Movimento per il Socialismo cerca di convincere il Partito Socialista e i Verdi a formare un’alleanza elettorale «antifascista» che, ovviamente, esclude i comunisti: una mossa atta solo a isolare le componenti anti-atlantiste e pacifiste della sinistra. I trotskisti svizzeri, ha detto, «parlano di unità della sinistra solo per dividere ulteriormente il movimento operaio» ha tuonato il segretario del PC.
Il vice-segretario generale del Partito Comunista, Alessandro Lucchini, consigliere comunale di Bellinzona, ha tirato dal canto suo un bilancio degli ultimi quattro anni e ha spiegato: «Siamo stati i primi a sinistra a parlare di neutralità evitando così che questo importante tema restasse un’esclusiva della destra nazionalista, nonostante siano arrivate critiche feroci definendoci “fascistoidi”. La neutralità è per noi una linea strategica che ci rende diversi dal resto della sinistra. Andremo avanti con coerenza in questa direzione. Il contesto internazionale infatti non è mai stato così teso. La guerra della NATO contro la Russia combattuta in Ucraina ha segnato una cesura storica. Il clima per chi, come noi, non si piega alla narrazione mainstream si è fatto decisamente pesante».
Il coordinatore della Gioventù Comunista Adam Barbato-Shoufani ha concluso i lavori della prima giornata nell’entusiasmo. Nel suo discorso ha sottolineato tre aspetti: 1) la volontà dell’organizzazione giovanile di focalizzarsi su ragazzi di età liceale e non solo universitaria come è stato il caso negli ultimi anni; 2) la volontà di unire due mondi molti distanti: quello dei liceali con quello degli operai; 3) chiedendo al Partito di continuare a sostenere la formazione politica delle avanguardie giovanili perché – ha concluso – Barbato-Shoufani “non c’è vittoria e non c’è conquista senza un grande Partito Comunista, ma non c’è un grande Partito Comunista senza una forte Gioventù Comunista Marxista-Leninista”.
Nella seconda giornata i delegati hanno poi continuato i lavori discutendo a porte chiuse, e approvando il nuovo programma generale intitolato “Essere il modello di noi stessi” e il nuovo statuto. Quest’ultimo conferisce al Partito Comunista della Svizzera il ruolo di partito d’avanguardia, che si riconosce nel socialismo scientifico e si definisce “nel contempo patriottico e internazionalista”. I cardini della sua azione sono ora “l’indipendenza, il lavoro e la neutralità svizzera” e il “patriottismo operaio”.
Sono pure state ampiamente dibattute e votate le tesi politiche che delineeranno l’intervento del Partito per i prossimi quattro anni. Esse sono state ampiamente dibattute e due emendamenti sono stati approvati: il primo che impegna gli storici del Partito ad essere più attivi nel contrastare la storiografia anti-comunista e il secondo che ha voluto integrare un paragrafo sulla politica sanitaria svizzera. Infine sono state approvate tutte le risoluzioni tematiche che arrivavano direttamente dalla base: una a favore di una lettura marxista del femminismo che rifiuti le visioni liberal e radical-chic oggi prevalenti e che valorizzi la storia delle donne dei paesi socialisti; una risoluzione a sostegno del multipolarismo con l’invito al Dipartimento Internazionale del Partito a intensificare le relazioni con l’Africa e in particolare con l’esperienza rivoluzionaria del Burkina Faso, e infine una risoluzione sul tema della sovranità digitale come sinonimo sia di indipendenza nazionale sia di indipendenza di classe.
اختتام أعمال المؤتمر الخامس والعشرين للحزب الشيوعي السويسري: الدعوة إلى استفتاء إلزامي ضد الاتفاقيات الثنائية الثالثة.
إعادة انتخاب ماسيميليانو آي أمينًا سياسيًا. رفض الاتفاقيات الثنائية بين سويسرا والاتحاد الأوروبي ورفض انضمام سويسرا إلى الناتو.
اختُتم المؤتمر الخامس والعشرون للحزب الشيوعي السويسري، بحضور 120 مندوبًا، في مركز “تشنترو تشيفيكو” بمدينة أربيدو، بعد يومين من الاجتماعات التي أعرب المشاركون عن رضاهم التام عنها. وقد افتتحت الجلسات النائبة الشيوعية ليا فيراري، إضافة إلى عرض رسالتين مصوّرتين: الأولى من الفنان موني أوفاديا، المناهض للصهيونية من أصول يهودية؛ والثانية من الأخوين كونونوفِتش، الشابين الأوكرانيين المناهضين للفاشية والمضطهَدين من قبل نظام كييف.
وبعد عشرة أعوام على الانفصال بين الحزب الشيوعي والحزب السويسري للعمل، توحّد المؤتمرَان اللذان كانا يُعقدان بالتزامن في كانتون تيتشينو وكانتون بازل، من خلال تبادل رمزي للتحايا عبر البثّ المباشر، تأكيدًا على وحدة العمل الثوري. كما كرّم المؤتمر مؤسس الحزب، بيترو مونيتي، في الذكرى الخمسين لوفاته.
وتوالت كلمات الوفود الأجنبية الكثيرة، من بينها ممثلو سفارات كوبا والصين وكوريا الشمالية ولاوس المعتمدة لدى الاتحاد السويسري. كما وصل للمؤتمر خطاب تهنئة من الرفيق لاي شوان مون، نائب رئيس اللجنة الدائمة للتواصل والتعليم والتعبئة الجماهيرية في اللجنة المركزية للحزب الشيوعي الفيتنامي. وحضر أيضًا قادة أحزاب شيوعية أوروبية، من ضمنها الحزب الشيوعي الألماني والحزب الشيوعي البرتغالي، إضافة إلى تنظيمات تمارس مسؤوليات حكومية مثل حركة “مورينا” المكسيكية، وجبهة التحرير الشعبي (JVP) من سريلانكا. وقد وجّه مستشار الاتحاد السويسري رسالة تهنئة للمؤتمر، وكذلك فعل رئيس المجلس الكبير لكانتون تيتشينو.
وفي ختام اليوم الأول، أعيد بالإجماع انتخاب النائب ماسيميليانو آي أمينًا عامًا للحزب، ليبدأ ولايته السادسة منذ انتخابه لأول مرة عام 2009، حيث تمكن من منح الحزب خطًا جديدًا، متغلبًا على التيارات التنقيحية والأورو-شيوعية، ومواءمًا الماركسية-اللينينية مع الواقع السويسري في زمن التعددية القطبية. كما ارتفع عدد أعضاء اللجنة المركزية من 20 إلى 30 عضوًا نتيجة تزايد العضوية، خصوصًا بعد اعتماد الحزب بقوة خطّ الدفاع عن الحياد والسيادة الوطنية.
وفي اللجنة المركزية الجديدة سيكون الرفيق آدم بارباتو-شوفاني، منسق شبيبة الحزب، أصغر الأعضاء سنًا بعمر 17 عامًا، بينما سيكون ماركو فيرّاتسيني، نائب رئيس بلدية كياسو سابقًا (مواليد 1950)، أكبر الأعضاء سنًا خلال الدورة القادمة. وجدد المؤتمر أيضًا لجنة الرقابة المركزية، رافعًا عدد أعضائها من 3 إلى 5، مع بقاء رئاستها بيد البروفيسور دافيدي روسي.
وبعد نقاش واسع، تحدثت خلاله الرئيسة الجهوية السابقة لنقابة UNIA ميخاريس جيروزا، ومنسق اتحاد الطلبة SISA إسماعيل كاموتسي، صوّت المؤتمر على قرار قدّمه ألبرتو توغني، رئيس جبهة الحياد والعمل وعضو قيادة الحزب، بعنوان: “يسار وطني ومن أجل السلام: لا للاتحاد الأوروبي – لا للناتو”. وسيعمل الحزب الشيوعي على دعم التصويت الشعبي لإدراج مبدأ الحياد في الدستور الفدرالي بطريقة تمنع انضمام سويسرا مستقبلًا للناتو وتمنعها من فرض عقوبات اقتصادية على روسيا. كما أعلن الشيوعيون معارضتهم للاتفاقيات الثنائية الثالثة بين سويسرا والاتحاد الأوروبي. وخلال النقاش تحدث أيضًا شاب يعمل سائق قطار، ريكاردو دي نينّو، معبّرًا عن قلقه من عملية تحرير سوق السكك الحديدية.
واستمرت المداخلة الافتتاحية للأمين السياسي ما يقارب الساعة، مبرزًا التمييز بين الشيوعيين واليسار الليبرالي، قائلاً:
“لقد سئمنا نحن الشيوعيين من أن يتم تشبيهنا بمثقفين متعجرفين من فئة ‘الراديكال شيك’ الذين يتحدثون عن حمّامات الجنس الثالث بينما تختفي حقوق العمال، وينهار مستوى المعيشة، وتعود الحرب إلى أوروبا، ويغرقون في هراءات ما بعد الحداثة كالـ‘شْوا’ وموضات الليبراليين الأمريكيين التي لا تمت بصلة لتقاليد الحركة العمالية، وتُنفّر الناس من اليسار”.
ودافع الأمين العام عن حياد سويسرا واعتبره الموقف الأكثر ثورية في موازين القوى الحالية لمواجهة التيار الأطلسي ودعاة الحرب في البرجوازية السويسرية. ووجّه انتقادًا لدور التروتسكيين المتحالف مع الإمبريالية، مذكّرًا بأنهم في مسيرة الأول من مايو 2022 جلبوا إلى التظاهرة النقابية مجموعة من المهاجرين الأوكرانيين الذين يمجدون كتيبة “آزوف” النازية الجديدة، بل طالبوا النقابات بإنزال الرايات الحمراء معتبرينها “مؤيدة لروسيا”. وقال إن هذه التصرفات المخزية يجب ألا تُنسى، خاصة اليوم مع محاولات “حركة من أجل الاشتراكية” إقناع الحزب الاشتراكي والخضر بتشكيل تحالف انتخابي “مناهض للفاشية” يستثني الشيوعيين، بهدف عزل مكوّنات اليسار المناهضة للأطلسية والداعية للسلام. وأضاف الأمين العام: “إن التروتسكيين يتحدثون عن وحدة اليسار فقط من أجل تقسيم الحركة العمالية أكثر”.
أما نائب الأمين العام للحزب، أليساندرو لوكّيني، عضو المجلس البلدي لبلينزونا، فقد قدّم حصيلة السنوات الأربع الماضية وقال: “كنا أول من تحدّث عن الحياد داخل اليسار، مانعين بذلك اليمين القومي من احتكار هذا الموضوع المهم، رغم تعرّضنا لانتقادات عنيفة واتهامنا بأننا ‘فاشيون’. إن الحياد بالنسبة إلينا خط استراتيجي يميزنا عن بقية اليسار، وسنواصل السير فيه بثبات. فالوضع الدولي لم يكن يومًا بهذا التوتر. إن حرب الناتو ضد روسيا عبر أوكرانيا شكلت نقطة تحول تاريخية. وأصبح الجوّ ملبّدًا لكل من يرفض الرواية السائدة”.
واختُتمت أعمال اليوم الأول بخطاب حماسي لمنسق الشبيبة الشيوعية آدم بارباتو-شوفاني، مؤكدًا ثلاث نقاط:
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تركيز المنظمة الشبابية على طلاب المرحلة الثانوية وليس الجامعات فقط؛
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السعي إلى ربط عالم التلاميذ بعالم العمال؛
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دعوة الحزب لمواصلة دعم التكوين السياسي للطليعة الشبابية، مؤكدًا: “لا نصر ولا مكسب دون حزب شيوعي كبير، ولا حزب شيوعي كبير دون شبيبة شيوعية ماركسية-لينينية قوية”.
وخلال اليوم الثاني، واصل المندوبون أعمالهم في جلسات مغلقة، حيث أقرّوا البرنامج العام الجديد بعنوان “أن نكون نموذجًا لأنفسنا”، إضافة إلى النظام الداخلي الجديد الذي يحدد الحزب الشيوعي السويسري كحزب طليعي يستند إلى الاشتراكية العلمية ويعرّف نفسه بأنه “وطني وأممي في آن واحد”. وترتكز مبادئ عمله على “الاستقلال، والعمل، والحياد السويسري” و“الوطنية العمالية”.
كما نوقشت الأطروحات السياسية التي ستوجه عمل الحزب في السنوات الأربع المقبلة وتم التصويت عليها. وأُقرت تعديلات منها: تعزيز دور مؤرخي الحزب في مواجهة الروايات المعادية للشيوعية، وإضافة فقرة حول السياسة الصحية السويسرية. وأخيرًا، تمت المصادقة على كل القرارات الموضوعية الواردة من القواعد:
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قرار يدعو إلى قراءة ماركسية للنسوية ترفض النزعات الليبرالية و“الراديكال شيك”، وتُبرز تاريخ نساء البلدان الاشتراكية؛
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قرار داعم للتعددية القطبية، مع دعوة الدائرة الدولية للحزب لتعزيز العلاقات مع إفريقيا ولا سيما التجربة الثورية في بوركينا فاسو؛
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وقرار حول السيادة الرقمية باعتبارها مرادفًا للاستقلال الوطني والاستقلال الطبقي.



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